Triennale, l’appuntamento è per l’1 dicembre

In occasione dell’incontro del 1 dicembre in Triennale verrà distribuito ai partecipanti, oltre a un prodotto delle cascine agricole milanesi di Coldiretti, anche un libro di 240 pagine che raccointa l’intera ricerca e la progettualità sviluppata. Ecco un brano dell’introduzione.

foto_cascinaVerso l’Expo 2015
Un progetto di recupero e valorizzazione di luoghi e pratiche. La struttura insediativa delle 58 cascine comunali di Milano, la loro ubicazione all’interno della città consolidata, la loro contiguità con aree densamente abitate e con le infrastrutture civili le rendono questo un eccezionale patrimonio per Milano. Cascine Expo 2015 propone la trasformazione del loro insieme – o di una parte di esso – in un sistema di luoghi polifunzionali dedicati a quattro questioni vitali per la città: l’agricoltura, l’alimentazione, l’abitare e la cura del territorio. Si interpreta così la missione di Milano sede di Expo 2015, il ruolo di città-laboratorio dove sperimentare un modello di società urbana sostenibile, promotrice diritti basilari per tutti i cittadini: cibo, casa, lavoro, salute, educazione, qualità dell’ambiente. In questa visione, le cascine urbane milanesi, si organizzano per affrontare una nuova fase della loro vita, senza rinunciare allo loro identità originaria, ospitando un insieme di pratiche legate alla produzione agricola e alla dimensione sociale, e diventando nuovi luoghi pubblici di incontro, accoglienza e partecipazione di altissimo valore ambientale e culturale.

Un sistema in rete con la città e il territorio
Cascine Expo 2015 si pone come dispositivo per la promozione e la razionalizzazione di energie e pratiche attive nel territorio. cascine sono in quest’ottica gli epicentri di reti più ampie esterne ed interne alla città. Funzionano come terminali dell’agricoltura dell’area intorno a Milano connettendo la città al territorio e fanno parte del più vasto sistema delle reti sociali pubbliche e private che agiscono nella città. Costituiscono l’interfaccia tra queste reti e i cittadini: ospitando spazi di commercio sostenibile, luoghi di ristoro e di formazione sul tema dell’agricoltura, edell’alimentazione e dell’ambiente e spazi e servizi dedicati a chi ha bisogno di una residenza temporanea per ragioni di lavoro, di studio o di momentanea fragilità economica e sociale o perché è di passaggio a Milano.

Uno spazio per la ricerca, la discussione e la didattica
In preparazione dell’Expo 2015 le cascine riportate a nuovo rappresentano altrettanti luoghi di decentramento per ospitare convegni, master di formazione, laboratori a stretto contatto con le università e i relativi programmi di scambio internazionale, sui temi legati alla sostenibilità, all’ambiente, alla cittadinanza. Sono laboratori della partecipazione attiva, aperti ai territori e motori di nuove e possibili progettualità.
Un’occasione per generare consuetudine ed etica delle buone prassi.

Un laboratorio di arte e architettura
Il progetto di recupero di questi spazi, infine, offre l’occasione per coinvolgere giovani architetti e artisti che, coordinati da un’apposita “cabina di regia”, hanno il compito di aprire al contemporaneo questi preziosi luoghi storici, interpretando creativamente la loro nuova vocazione. É un modo per promuovere le energie creative giovani della città, dando al progetto il valore aggiunto che occorre considerare in ogni iniziativa che vede il settore pubblico coinvolto in prima persona.